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URBACT III è un programma di Cooperazione Territoriale Europea (C.T.E.) co-finanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) e dagli Stati membri, nato con lo scopo di promuovere uno sviluppo urbano sostenibile mediante lo scambio di esperienze e la diffusione delle conoscenze tra città europee.

Le città italiane sono tra le principali partecipanti del programma URBACT a livello europeo. Nelle diverse edizioni del programma decine di città hanno preso parte alle attività di scambio promosse dal programma URBACT, grazie alla quali sono stati promossi piani locali di promozione di uno sviluppo urbano sostenibile sotto il profilo economico, ambientale e sociale.

Nel quadro del Programma URBACT III è stato aperto il bando per la creazione di reti tematiche per la pianificazione di azioni.

Le reti tematiche per la pianificazione di azioni sono reti che riuniscono città che presentano problemi simili a livello urbano affinché possano aiutarsi nell’elaborazione di strategie di sviluppo urbano o piani d’azione integrati puntando ad un processo organizzato di scambio e apprendimento fra pari al fine di migliorare le politiche locali attraverso un idoneo processo di pianificazione.

Le reti sono costituite principalmente da città, quindi un’autorità pubblica che rappresenti città/municipi, livelli amministrativi infra-municipali quali distretti cittadini o quartieri, autorità metropolitane e agglomerazioni organizzate ma anche non-city partner, categoria che comprende agenzia locali, autorità provinciali, regionali e nazionali, università, centri di ricerca ma i non city-partner per essere eleggibili devono essere autorità pubbliche o organismi pubblici equivalenti.

Il bando punta a selezionare 15 reti.

I temi sui quali è possibile creare reti riprendono i 10 Obiettivi Tematici della Politica di coesione:

  • rafforzare la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l’innovazione
  • migliorare l’accesso, l’utilizzo e la qualità delle ICT
  • migliorare la competitività delle PMI
  • sostenere la transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio in tutti i settori
  • promuovere l’adattamento al cambiamento climatico, la prevenzione e la gestione dei rischi
  • proteggere l’ambiente e promuovere l’efficienza delle risorse
  • promuovere il trasporto sostenibile ed eliminare le strozzature nelle principali infrastrutture di rete
  • promuovere l’occupazione e la mobilità dei lavoratori
  • promuovere l’inclusione sociale e combattere la povertà
  • investire nell’istruzione, nelle competenze e nell’apprendimento permanente, sviluppando infrastrutture di istruzione e formazione

Il bando si rivolge alle città dell’Unione Europea ed include anche quelle della Svizzera e della Norvegia che abbiano già sviluppato un piano d’azione o una strategia integrata per affrontare una specifica sfida di sviluppo urbano e ottenuto finanziamenti per implementare tale strategia o piano d’azione. Il proponente deve essere una città di uno dei 28 Stati membri, oppure dei Paesi partner (Norvegia e Svizzera).  Il partenariato della rete deve essere costituito da minimo 7 e massimo 9 città di almeno 3 Paesi ammissibili. I partenariati costituiscono il pilastro delle reti di implementazione URBACT e per questo molta attenzione deve essere dedicata al mantenimento di un necessario equilibrio tra i partner, facendo in modo che nel partenariato siano presenti città delle regioni meno sviluppate.

Sul sito del programma è previsto uno strumento di ricerca partner attraverso il quale le città desiderose di avviare una rete possono segnalare il loro interesse mentre quelle che desiderano semplicemente farne parte possono vedere le proposte presenti. Una città non può comunque essere partner di più di due reti.

I progetti devono avere una durata massima di 30 mesi, articolati in due fasi: una prima fase di 6 mesi per lo sviluppo della proposta di rete ed una seconda fase di 24 mesi per l’implementazione di tutte le attività previste dalla rete. Per la prima fase la partnership deve comprendere 4/6 città di almeno 3 Stati membri/Paesi partner e almeno 2 città delle Regioni meno sviluppate. Se la rete proposta supera la prima fase, nella seconda fase la partnership si dovrà allargare fino a comprendere 8/12 partner di almeno 3 Stati membri/Paesi partner, almeno 4 partner devono trovarsi nelle Regioni meno sviluppate e comprendere fino ad un massimo di 3 non-city partner.

Il budget complessivo (da fondi FESR) a disposizione di ogni singola rete è compreso tra 600.000 e 750.000 euro a seconda del numero dei partner, con una dotazione supplementare di 127.500 euro per expertise esterna.

La percentuale di cofinanziamento FESR varia per ciascuna rete selezionata a seconda della localizzazione delle città partner: 85% dei costi per le città provenienti da regioni meno sviluppate e da regioni in transizione, 70% per le città provenienti da regioni più sviluppateLe città svizzere e norvegesi potranno essere coperte al 50%dei costi da fondi nazionali.

La scadenza per la presentazione delle candidature per la prima fase è il 22 giugno 2016ore 15 (ora dell’Europa centrale).

Fonte: internet (www.europegarage.it)